Novità editoriale di L. Bizzarri
“Trattato di Iridologia delle relazioni umane
e dei sistemi familiari“
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Che cos’è l’iride e l’iridologia?
Prima di iniziare a parlare di iridologia ci dobbiamo occupare dell’oggetto delle nostre osservazioni, cioè l’iride. Si tratta della parte anteriore dell’occhio ed in particolare di quella parte colorata dell’occhio umano che spesso ci affascina, che ci attrae o anche ci respinge, a seconda dei contenuti emozionali che ne percepiamo. L’iride si presenta all’osservazione con tonalità dell’azzurro, del verde o del marrone a seconda delle costituzioni; inoltre al suo interno sono incisi dei segni che ne caratterizzano la struttura. L’iridologia è una tecnica diagnostica non invasiva e naturale. E’ una disciplina olistica utilizzata dagli operatori della salute naturale perciò da tutti coloro che si occupano di medicine e terapie non convenzionali.
Cosa fa l’Iridologo?
Molto semplicemente l’iridologo guarda un poco più da vicino gli occhi, usando una lente o un sistema d’ingrandimento, alla ricerca di informazioni che il nostro meraviglioso sistema biologico mette a disposizione nel tessuto anteriore dell’occhio. Dall’esame dell’iride, come spiego nel mio libro di iridologia, si ottengono informazioni a “tutto campo”, tanto che all’iridologia è stato attribuito l’aggettivo Multidimensionale. In un unico sguardo, sono disponibili aspetti costituzionali, energetici, sistemici, psichici, temporali, fino a memorie familiari di eventi importanti. Per questo l’iridologia è divenuta negli ultimi anni la tecnica diagnostica non invasiva più richiesta ed interessante al tempo stesso.
Quali informazioni posso ottenere con l’Iridologia?
1) A livello fisiologico – L’Iridologia tradizionale condotta da un esperto è in grado di valutare lo stato di impregnazione tossinica dell’organismo, di valutare l’età biologica la quale è differente da quella anagrafica, la predisposizione potenzialmente patologica dei vari apparati e funzioni, il loro livello energetico di risposta, ovvero il livello di sofferenza dei vari organi o sistemi biologici.
2) A livello psicosomatico – Con l’Iridologia psicosomatica siamo in grado inoltre di intuire il legame dei disturbi fisiologici con il tenore dei conflitti nel mondo delle relazioni, mettendo in luce percorsi psicosomatici. Anche il tempo della vita in cui è accaduto un evento traumatico può essere individuato dall’Iride ed di conseguenza avere elementi per avviare una terapia adatta al tenore del conflitto.
3) A livello sistemico: Infine con l’Iridologia Familiare Sistemica si possono rilevare particolari relazioni e condizionamenti, denominati irretimenti, provenienti dal Sistema di relazioni nel Clan Familiare. Quest’ultima metodica è frutto della ricerca condatta per alcuni anni ed illustrata nel libro di iridologia proposto. Con questo metodo è possibile formulare una strategia d’intervento adatta a ristabilire gli Ordini dell’Amore nel Mandala Affettivo personale.
Possiamo dire che è rilevabile dall’iride lo schema comportamentale che usiamo sin da bambini per reagire agli stimoli esterni. Questo schema comportamentale risulta in parte genotipico, cioè ereditato, mentre in parte è fenotipico, cioè maturato durante la vita.
Come potete intuire l’iride si presenta come un vero e proprio universo tutto da esplorare.
L’iridologia sostituisce le analisi cliniche?
No! L’iridologia non può sostituire le analisi cliniche. Questo delicato aspetto è assolutamente da chiarire, poiché si incorre spesso in questo errore di valutazione. Per quanto riguarda l’iridologia classica, cioè quella che privilegia gli aspetti fisiologici, va precisato il suo campo d’applicazione rispetto alla clinica. Dall’iride si ottengono informazioni di tipo riflesso, ossia non si guarda direttamente un organo o una funzione organica, bensì il suo riflesso biologico che dall’organo stesso torna all’iride attraverso il cervello, le vie nervose, il sangue ed altro ancora. Quello che osserviamo nell’iride di fatto è il risultato della capacità di modificazione posseduta dal nostro organismo come sistema dinamico, si tratta di un’attitudine a tenere conto dei risultati ottenuti dal sistema stesso nella relazione con l’ambiente, il tutto per modificare le caratteristiche distribuite nei microsistemi periferici che lo costituiscono e lo rappresentano. Così nascono tutte quelle discipline come l’auricoloterapia, la riflessologia, l’indagine del polso, etc. E’ attraverso questo meccanismo di feedback o retroazione che in iridologia classica si può valutare il livello di salute di un organo. Al tempo stesso non è possibile differenziare il tipo di malattia clinica. Per ottenere una diagnosi clinica occorre pertanto un esame clinico diretto e specifico, il quale con l’assistenza di un medico possa accertare la malattia. Quando un segno iridologico viene interpretato fisiologicamente è in termini di predisposizione. Con l’iridologia, per quanto concerne la nostra fisiologia, si può fare una buona prevenzione.
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Gli aspetti relazionali dall’iride
Quando ci avviciniamo ad esplorare l’iride con una modalità interpretativa diversa da quella fisiologica, ovvero più orientata a decodificare le interazioni col mondo delle relazioni, la mappatura genetica dell’iride diventa una inesauribile fonte di informazioni per conoscere se stessi. Nel mio libro di Iridologia si capisce chiaramente come lo schema comportamentale sia rappresentato negli occhi. Dalla mappa iridologica e quindi dell’imprinting genetico osservabile nell’iride, abbiamo delle memorie profonde, le quali si radicano nel nostro passato rappresentato dalle esperienze di vita dei nostri predecessori. Genitori, nonni, anche fratelli dei genitori e dei nonni sono l’impasto genetico da cui deriviamo ed è condivisibile pensare di essere, in qualche modo, influenzati da questo passato biologico, il quale senz’altro ha un riscontro biografico e del quale peraltro spesso non abbiamo conoscenza diretta. Il nostro cervello biologico, quello che condividiamo con i mammiferi, gestisce la memoria come garanzia di sopravvivenza e pertanto in modo inconscio continua a gestire informazioni importanti per la nostra stessa vita. Durante il concepimento le sequenze emotive irrisolte, generate da eventi traumatici, entrano a far parte del pacchetto informativo della nuova vita. Inoltre durante la vita di relazione abbiamo interazioni continue con l’ambiente, rappresentato ovviamente anche dai legami familiari. Pertanto il sistema di feedback del nostro organismo continua a riportare informazioni nell’iride, che diventa così una mappa preziosa in continuo aggiornamento.
C’è un ordine da seguire nell’indagine, come ci si orienta?
Il primo passo è fare una buona rilevazione, cioè individuare i segni importanti. Ci sono modificazioni di forma e modificazioni di colore che vengono rilevati e valutati secondo la loro incidenza. Sostanzialmente si osserva ciò che si discosta dalla normalità e si attribuisce ai segni osservati un peso prognostico. Successivamente alla rilevazione si inizia l’interpretazione vera e propria sovrapponendo idealmente sull’iride delle mappe. Una mappa iridologica è come una velina da poter apporre sull’iride per dare un significato ai segni che si manifestano nelle varie zone. I numerosi ricercatori in iridologia hanno individuato come certe zone dell’Iride siano strettamente connesse con certe zone del corpo, della mente, della psiche, dell’anima. Personalmente inizio dal piano fisico per il semplice fatto che è più accessibile con il cliente. Un disagio fisiologico è un buon motivo per entrare in relazione. Esaurito il piano fisico, avendo individuato anche possibili strategie di tipo naturale per alleggerire il disagio, si passa al piano relazionale applicando le mappe iridologiche di Harry Wolf, il mio maestro di iridologia delle relazioni al quale sono molto grato. Infine completo la mia indagine applicando le mappe del Sistema Familiare frutto della mia ricerca.
Cosa sono le mappe iridologiche del sistema familiare?
Nell’introduzione al libro di iridologia spiego come questo lavoro di ricerca sull’Iridologia Familiare Sistemica abbia mosso i primi passi in virtù di una osservazione del tutto fortuita avvenuta durante lo svolgimento di un check-up iridologico. Vi racconto com’è andata: in quel periodo non mi accontentavo più di quel che sapevo già sul significato dei segni iridologici, come se mi mancasse qualcosa! Dalle persone sentivo delle storie, profondamente umane, spesso ricche di dolore, e sempre sullo sfondo si percepiva emergere una forza. Quella forza profonda e silenziosa che crea e sostiene i legami tra gli esseri umani, quella forza che Bert Hellinger attribuisce all’Anima. Parallelamente all’Iridologia da alcuni anni avevo iniziato a studiare e praticare quelloer proponeva nei suoi corsi di Costellazioni Familiari. Ma il collegamento diretto fra l’iridologia ed il percorso di “liberazione dagli irretimenti” delle Costellazioni Familiari ancora non c’era. Finchè un bel giorno ci fu quella che considero un’illuminazione: l’anello di congiunzione fu improvvisamente chiaro ai miei occhi: mi è sembrato un nuovo varco per la conoscenza !!! Ma veniamo al dunque. B. Hellinger ha osservato come nelle famiglie, considerate lungo 3-4 generazioni, vi siano dei legami inconsci molto profondi e coinvolgenti. Questi legami si esprimono e si realizzano attraverso delle regole inconsciamente condivise, ovvero spesso non dette, che Hellinger ha denominato Ordini dell’Amore. Allora accadde che conoscendo questo meccanismo di relazioni, mentre procedevo con l’indagine iridologica ed il normale colloquio, ma accadde che si presentò in modo chiaro e sorprendente il collegamento tra il segno osservato e l’irretimento sistemico della persona osservata.
GONADI = PERDITA di APPARTENEZA FIGLIO.
Da quel primo flash intuitivo è iniziata una lunga ricerca per riscontrare a livello statistico l’attendibilità e l’applicabilità della tesi sostenuta. Si è trattato di individuare come alcuni segni presenti in una particolare zona dell’iride potessero rappresentare un condizionamento a livello familiare, una memoria proveniente dal deposito cellulare delle generazioni precedenti. Questo minuzioso lavoro è stato svolto per tutte le zone in cui l’iride è stata suddivisa. L’indagine di ricerca e la messa a punto della mappa iridologica delle relazioni umane che potete trovare nel libro, si è sviluppata negli anni contemporaneamente ad esperienze di conduzione dei gruppi di Costellazioni Familiari sistemiche ed insieme a verifiche puntuali durante i check-up iridologici a singoli soggetti. Il risultato di questo studio è contenuto in questo libro.
La cosa più sorprendente di questa esperienza personale è il dato interessante che emerge dallo studio: le sequenze emotive irrisolte hanno una traccia genetica biologicamente rappresentata negli occhi. Pertanto possiamo affermare che ogni persona è un deposito di informazioni transgenerazionali, visibili negli occhi
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